Benvenuti, amanti della conoscenza! La discesa nelle profondità buie e spaventose dell’animo del Cucinaremalista continua con l’Inchiestona di Marianna n.03! Il #domandonediMarianna al quale è stata sottoposta la community getta un po’ di luce sull’affinità degli utenti con gli attrezzi da cucina.

Grazie alle vostre risposte, i nostri esperti (cioè Marianna, La Magnifica Rettrice della Facoltà di Cucinaremale) hanno potuto individuare alcuni arcinemici del Cucinaremalista medio:
La mandolina e la mezzaluna sono tra gli strumenti più terrificanti per la nostra specie. Molti utenti sono a stento sopravvissuti al loro uso e hanno giurato e spergiurato di non servirsene più. Ma non tutti imparano dall’esperienza. Angela, ad esempio, scrive:
“La mandolina riesce sempre a portarsi via un pezzo di me! E nonostante perda tempo poi a scegliere le fette senza sangue …continuo ad usarla. Anche col coltello in ceramica ho qualche problema, ma almeno con quello ho imparato … è nella scatola! CHIUSO!”
Elisa:
“Mio marito con la mezzaluna: zicchette e zacchete! Tic tic tic toc! Tatatatatata! Io: -Fanqlo! Al secondo destra-sinistra sono già finita fuori dal tagliere. Va così da venti anni. Giorno più giorno meno…”
Le risponde la stessa Angela di prima:
“Ah sì? Si chiama così? Io credevo che la mandolina fosse un’altra cosa. Credevo fosse la mezzaluna, e invece la mezzaluna… è la mezzaluna, appunto.”
Sappiamo già che i nostri utenti hanno le idee confuse, ma è meglio ribadirlo per questioni di ordine pubblico.
Valentina, con un unico post, elenca due nemici della community:
“La sache a poche è una guerra persa. E poi il pelapatate lo trovo scomodo.”
Isabella invece è chiaramente incompatibile con l’era contemporanea e ha consapevolmente scelto di impiegare solo strumenti “romantici”:
“Lo sbattitore elettrico. Mi schizza sempre tutto in giro. Ho provato ciotole alte, molto alte, altissime… Schizza lo stesso ovunque. Basta. Ci ho rinunciato. Faccio tutto a mano come nel 1800.”
Sally scrive:
“L’apriscatole…. O mi ammazzo per capire come posizionarlo, o mi apro in due dopo per togliere quel miserabile cerchietto di latta che ti taglia solo a guardarlo…”
L’incubo di molti di noi resta la pentola a pressione. Dio potente e vendicativo che comanda la cucina col terrore e castiga chi non lo venera adeguatamente con memorabili esplosioni. Anita crede di poter piegare questa forza distruttiva ai propri scopi:
“Mia mamma mi disse “metti su il cavolfiore nella pentola a pressione”. Però non mi ha detto di metterci anche l’acqua dentro. Adesso ho il brevetto per la bomba atomica.”
Molti di voi, cari lettori, hanno detto di avere una spara-biscotti. Probabilmente l’avete comprata, o ve l’hanno regalata, nell’assurda convinzione di poterci fare il tiro al piattello con gli omini di marzapane. In realtà dovrebbe servirvi per fare rapidamente tanti biscotti. Ma, come dice Marinella:
“Dovrebbe essere facile: si mette dentro la pasta, si spinge un tasto… voilà!… Eppure niente… non ci riesco.”
Cosa possiamo evincere, quindi, da questa indagine? Niente. Se non che qualsiasi strumento, nelle nostre mani, è come dinamite accesa.
Partecipate anche voi al #DomandonediMarianna sul gruppo Facebook di Cucinaremale! Aiutate la raccolta dati per studiare il fenomeno dei Cucinaremalisti! Per la Scienza!
Il post originale: https://www.facebook.com/cucinaremale.original/posts/pfbid02sMbvPGWj668sktjgG5bMQ3BzJgEUeDBoFtXMyvtjBcsgwcGfAMT2XWjes2z1i81il