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Enciclopedia universale del
“Più grande gruppo di italiano delle cuoche pasticcione (cit) 🤣

L’Inchiestona di Marianna n.2

La nostra Marianna, onorevole moderatrice di Cucinaremale, torna a colpire duramente le basi dell’indagine statistica nel tentativo di definire pseudo-scientificamente il Cucinaremalista medio. Il #domandonediMarianna al quale è stata sottoposta la nostra Community è:

Molte testimonianze dei nostri utenti si concentravano sulla qualità del servizio. Alcuni hanno espresso perplessità per la risicata quantità degli alcolici e degli antipasti, di cui, notoriamente, i Cucinaremalisti sono ghiotti.

Lorenzo ad esempio ci dice:

Mi ricordo benissimo come fosse ieri quando porsi il bicchiere per una seconda mescita e la cameriera rispose: “NO, lei ha già avuto!“. Non mi sono fatto mancare nemmeno gli antipasti serviti al tavolo, composti da porzioni mignon. Due fette di salame a testa. Contate. Eppure gli sposi dicevano di aver organizzato un matrimonio da favola …”

👸🤴

Ketty risponde: “Nelle favole, chi mi nega il secondo cocktail, muore ucciso dal drago

La testimonianza di Maria ci ricorda che il pranzo del matrimonio è molto più di un pasto, è un’esperienza mistica:

Un enorme maiale è arrivato su un carrello, con le luci spente, circondato da torce e annunciato con una colonna sonora drammatica. I camerieri lo hanno fatto prima roteare per il centro della sala, poi hanno dato una specie di spada agli sposi che hanno fatto il taglio rituale, come si fa con la torta.

Dopodiché i camerieri in sala hanno fatto e servito le porzioni. Buono era buono. Anzi squisito. Ma mi è sembrato di assistere a un rito satanico.”

Più che la qualità del cibo in sé, molti membri della Community ricordano con dispiacere le catastrofi legate a una certa portata. Ad esempio, Daniela F. ha avuto paura del piatto vero e proprio, più che della pietanza:

Ricorderò sempre la vassoiata che il cameriere ha dato a mio marito per sbaglio: 2 punti sull’occhio.”

Invece Tiziana ricorda con dolore: “Le penne al salmone spiattellate sul mio abito da sposa”

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Per molti Cucinaremalisti le torte dei matrimoni sono, in generale, drammatiche. Portiamo ad esempio l’intervento di Serena che riassume l’esperienza di tanti:

Le torte millefoglie. Sanno sempre di cartone. SEMPRE.”

Barbara ricorda commossa la sua torta nuziale:

“… un orrendo, enorme cuore di mousse ai tre cioccolati, talmente dolce da nauseare al primo assaggio, presentato su un enorme vassoio ricoperto di panna spruzzata di rosso, che pareva ci avessero sgozzato su un vitello e la scritta <<con molta CIOIA>>. Il matrimonio, nonostante questo, funziona ancora…”

Cosa abbiamo capito da questa indagine? Niente. Ma se fosse una gara, Barbara avrebbe vinto. E con lei, il suo matrimonio che attraversa indenne ogni tempesta.

Cari Cucinaremalisti! Fate il vostro dovere civico! Rispondete al #DomandonediMarianna sul gruppo Facebook di Cucinaremale e aiutate la ricerca, per rendere il mondo più sicuro dai nostri disastri! Per la Scienza!

Il post originale: https://www.facebook.com/cucinaremale.original/posts/pfbid037N8GT7jxAAAmVEm7Le9aXtFAExPQy4kVCBpmtf3KNwUYYy1YWhq6Q8gRHhiCBt4Dl

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